lunedì 24 giugno 2013

The Walking Dead - C'è UN SOLO leader!

Quando si parla di The Walking Dead è un po' misto fra il mio tormentone e il mio marchio di fabbrica. Nasce da qui, dalla puntata numero 7 della stagione 2 ("Muore la speranza": sì, quella del fienile).
Quella puntata che ha sorpreso tutto, personaggi e telespettatori.
Quella puntata in cui solo Rick Grimes ha saputo fare ciò che andava fatto.
Perché c'è un solo leader...

(occhio SPOILER sulle stagioni 2 e 3 di The Walking Dead, se non le avete viste non proseguite!)

Nella seconda stagione la leadership di Rick era stata messa fortemente in discussione.
Con quel colpo di pistola alla testa di Sophia, che esce a sorpresa dal fienile a chiudere un momento già altamente drammatico (il massacro di tutti gli zombie), Rick Grimes conferma il suo essere unica e sola guida dei sopravvissuti fra i morti viventi.
Lo shock della scoperta e le domande (Hershel sapeva? Da quanto era lì? Come ci era finita? Dove l'avevano trovata?) lasciano paralizzati tutti coloro che assistono alla scena.
Tutti tranne Carol, che comprensibilmente corre verso Sophia, Daryl - che interviene per fermarla - e appunto Rick, che mentre tutti rimangono a fissare la ragazzina come istupiditi, avanza e le spara in testa.
L'affermazione che chiude la seconda stagione "This isn't a democracy anymore" è la naturale conseguenza di quel momento.
A Rick Grimes, in quanto unico e solo leader, è concesso tutto.
Uccidere Shane (su indicazione della moglie traditrice, che gli dice di ucciderlo ma poi si arrabbia quando lo fa davvero. Ah, le donne!). Scegliere la nuova destinazione. Assegnare i compiti.
Provvedere alla sicurezza e alla sopravvivenza.
Tutto dipende da lui, l'ex sceriffo irreprensibile che stagione dopo stagione si trasforma da "bravo ragazzo d.o.c.", ligio alle regole, a uomo pronto a tutto pur di proteggere la sua famiglia.
Quella famiglia allargata costituita da tutti i sopravvissuti, che finiscono per accettare ogni sua decisione anche quando la contestano.
Quella famiglia allargata che spinge lo stesso Rick a fare un passo indietro nella stagione 3.
Ne ha passate troppe. La morte di Lori (evento per il quale, personalmente, sono saltata in piedi sul divano, esultante), l'arrivo della Piccola Spaccaculi, il cambiamento di Carl (sicuramente uno dei personaggi su cui puntare per la stagione 4), l'incontro con Morgan e tutto il resto l'hanno messo a dura prova.
Ma non importa: anche se pensa che fare un passo indietro sia la cosa giusta, il nodo della questione è sempre lo stesso. Serve un leader. Uno che prenda le decisioni che vanno prese e si assuma responsabilità che nessuno vuole assumersi.
E quel leader è uno solo: Rick Grimes...

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